Sono davvero lontani i tempi in cui i computer si presentavano tutti allo stesso modo: oggi la tecnologia ha compiuto passi da gigante e se ci si vuol procurare un computer portatile si può scegliere tra molteplici varianti.
Sono davvero lontani i tempi in cui i computer si presentavano tutti allo stesso modo: oggi la tecnologia ha compiuto passi da gigante e se ci si vuol procurare un computer portatile si può scegliere tra molteplici varianti.
I vari modelli disponibili in commercio, ovviamente, possono essere distinti tra loro sulla base di svariate caratteristiche tecniche, in tale ottica può essere utilissimo informarsi leggendo delle guide autorevoli su portali specializzati in prodotti informatici come Chimerarevo, ma quali sono le diverse tipologie dal punto di vista strutturale?
La risposta a questo quesito è meno scontata di quanto si potrebbe credere, scopriamo dunque quali sono le diverse opzioni.
Il portatile tradizionalmente inteso (notebook o laptop)
Il computer portatile tradizionalmente inteso, nonché quello in assoluto più diffuso, è quello che siamo noti definire notebook o, per usare un termine largamente adoperato nella lingua inglese, laptop.
Questo computer presenta la classica apertura “a conchiglia” e le due parti che lo compongono, ovvero quella relativa allo schermo e quella corrispondente alla tastiera, sono unite tra loro e non possono essere divise.
Probabilmente, però, un giorno in un’azienda tech ci sarà stato qualcuno che si sarà detto: e se queste due parti si potessero staccare?
Il computer detachable
La parola “detachable” significa, in lingua inglese, staccabile, ed è proprio questa la caratteristica strutturale principale di questi modelli: la parte dello schermo può essere separata da quella della tastiera con un semplice gesto.
Questa, ovviamente, non è un’opportunità fine a se stessa: staccando lo schermo dal “corpo” del computer, infatti, diviene possibile utilizzarlo come se fosse un tablet, ecco perché questi modelli sono definiti anche computer-tablet o con terminologie analoghe.
Questi portatili sono senz’altro la scelta migliore per chi vuol poter disporre di un computer o di un tablet in base alle esigenze del momento.
I computer convertibili
I computer convertibili sono dei modelli strutturati affinché il loro schermo possa ruotare di 360°, a differenza dei notebook tradizionali, e questa caratteristica amplia notevolmente le possibilità d’uso.
Una peculiarità come questa sa essere interessante soprattutto laddove si utilizzi spesso il computer per guardare dei filmati, o anche per svolgere delle videoconferenze, attività che in questo particolare periodo storico hanno un’importanza davvero primaria sia nel mondo della formazione che in ambito lavorativo.
Gli ultrabook
A livello strutturale, gli ultrabook non differiscono dai notebook, avendo una classica apertura “a conchiglia”, tuttavia essi presentano delle dimensioni molto contenute e, per questo motivo, costituiscono una categoria a sé.
Modelli come questi possono essere la scelta ideale per chi è solito utilizzare il computer in contesti differenti dalla classica scrivania, ad esempio in viaggio o in un’aula di formazione.
La misurazione dei “pollici”
Sono queste, dunque, le tipologie di computer portatili individuabili oggi in commercio.
Dal momento che, come detto, questa distinzione fa riferimento solo e soltanto alle caratteristiche strutturali, è interessante sottolineare che a tutte queste categorie può essere applicata la quantificazione delle dimensioni dello schermo tramite “pollici”.
L’unità di misura del pollice, è utile ricordarlo, equivale esattamente a 2,54 cm, e questa dimensione fa riferimento alla diagonale dello schermo: se un computer è un modello a 18 pollici, dunque, significa che la diagonale del suo schermo misura 45,72 cm.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/home-office-workstation-ufficio-336373/